Zimbabwe ed oltre

 

 ROMA, 17 settembre 2024 - La delegazione della Baptist Convention of Zimbabwe sarà in Italia dal 20 settembre al 2 ottobre. Tappe previste a Montesilvano presso l'Assemblea Generale Ucebi,  le Chiese di Napoli, Mottola, Cagliari.  Genova, Torino. Milano e  Pordenone. La delegazione è composta dal past. Chamunorwa Henry Chiromo della Emmanuel Baptist Church di Harare, dalla past. Evelyn Gora, Alice Chinaire e Nakirai Chakafa e dalla giovane Ruvarashe Govera. Tigashire mauya! ("Benvenuti" in lingua shona)

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 HARARE, 24 giugno 2024 - TABHITA, la sartoria finanziata dai fondi dell'Unione Battista, dalle Chiese e da donatori privati inaugurata nel 2019, ha ricevuto l’accreditamento dal Ministero dell’Istruzione dello Zimbabwe presso il Martin Luther King Jr Technical College.

Gli studenti della Tabitha, a fine corso riceveranno il diploma di sartoria riconosciuto in tutto lo Zimbabwe.

E’ un grande traguardo, ma i sogni non sono ancora finiti!

Per completare la dotazione della scuola, Tabitha avrà bisogno di una ricamatrice e di potenziare il sistema solare per sopperire ai continui black-out che si evrificano nella capitale.

Se vuoi maggiori informazioni scrivici a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.i.org o chiama il numero +39 335 6929048

Pubblichiamo il messaggio di Chamunorwa Henry Chiromo, pastore della Emmanuel Baptist Church di Harare e  garante dei progetti umanitari finanziati dall'Unione Battista nello Zimbabwe, sull'emeregnza colera nello Zimbabwe.

 HARARE, 22 gennaio 2024 - Carissima famiglia in Italia,

il colera è diventato un grave flagello che sta causando numerose vittime. Aree come Buhera, nella zona di Mutare, sono duramente colpite. A Harare si è diffuso come un incendio. Il governo ha preso misure per controllarne la diffusione. Igiene, lavaggio delle mani e ammollo dei piedi. La raccolta dei rifiuti è una sfida. La purificazione dell'acqua è compromessa. Ringraziamo Dio per il pozzo [scavato nella proprrietà della Chiesa grazie ai fondi raccolti in Italia]. Continueremo a lavorare sulla purificazione della nostra acqua. Pregate con noi. La densità abitativa nelle città può causare difficoltà nel contenere la diffusione del colera.

Vostro

Rev C.H. Chiromo

 

 

 HARARE (ZIMBABWE), 5 dciembre 2023 - Oggi è un giorno di grande gioia per la nostra famiglia. La nostra Tanatswa ha vinto due premi alla cerimonia di premiazione della scuola elementare Glen Norah 7 di Harare nello Zimbabwe: miglior studente della classe e miglior studente del suo grado.

Siamo così orgogliosi di lei. Tanatswa è una studentessa diligente e studiosa, sempre disposta a dare il massimo. È anche una bambina gentile e compassionevole, sempre pronta ad aiutare gli altri.

Questi premi sono un riconoscimento del suo duro lavoro e della sua dedizione. Siamo convinti che Tanatswa continuerà a eccellere nella sua carriera scolastica e nella sua vita.

Le auguriamo di continuare a brillare e di raggiungere tutti i suoi obiettivi.

 GWERU (ZIMBABWE), 7 dicembre 2022 - Venerdi 2 dicembre 2022! Data importante per Wadzanai. Wadzanai
ha 25 anni e nel 2008 è entrata nel programma “Una vita, un dono” – Distance Adoption Program quando suo
padre è deceduto. Questo triste evento avrebbe compromesso la sua istruzione venendo a mancare il
sostentamento principale con ripercussioni su aspetti più importanti ovvero il cibo.

La past. Anna Maffei e Granny Sussan Chiromo

 HARARE, 8 maggio 2021 - "Granny" (Nonnina, NdT) Sussan Chiromo, la mamma del pastore Henry Chiromo, presidente della Chiesa Battista Emmanuel di Harare e  garante dei programmi di aiuto umanitario del Progetto Zimbabwe dell'Unione Battista,  è tornata al Signore! Ha lasciato un grande vuoto e solo il Signore potrà riempirlo avendo noi la speranza che ora lei è con Lui.
La foto mostra la past. Anna Maffei e Granny Sussan Chiromo il giorno della inaugurazione della sartoria "TABHITA" ad Harare il14 nov 2019.

Preghiamo per il pastore Chiromo e tutta la famiglia.

Un aggiornamento del Progetto Zimbabwe ai tempi del Corona Virus 

 ROMA, 5 marzo 2020 - Fra le tante letture di questi giorni concitati mi ha colpito un articolo di Domenico Quirico su “La Stampa” (2/3/2020)  in cui lui pone una domanda: e se questa nostra Paura del virus (che lui scrive con la P maiuscola), se “questo immateriale potere fosse in fondo un lusso”?

Un quesito un po’ sconcertante. Anche se lo fosse – rispondiamo subito - faremmo volentieri a meno di questo lusso, ma intanto, cosa spinge l’esperto giornalista a porre questo interrogativo? Quirico è quell’inviato di guerra, che qualche anno fa – era il 2013 - fu rapito in Siria e poi fu liberato solo dopo 5 mesi. Un uomo che conosce bene il Medio Oriente, il Sahel, l’Africa. E dice bene, con il suo stile asciutto ed efficace, quello  che è venuto in mente anche a me. Ecco il concetto: la nostra paura legata ad un’affezione respiratoria di massa rappresenta una sospensione temporanea delle nostre abituali certezze fatte di salute, PIL, frontiere aperte, supermercati forniti. Questa improvvisa incertezza collettiva del domani non rappresenta che una pausa, una sospensione nella routine di ciò che invece per noi è normale. Proprio come per gli attentati terroristici: “Essi – è Quirico che parla - ci portano a domicilio la guerra che noi non conosciamo, e soprattutto non vogliamo vedere”.  Ma si tratta di parentesi, appunto, che si aprono e si chiudono in situazioni in cui è altrimenti normale avere da mangiare, da bere, situazioni in cui la guerra è lontana, lontanissima, dove è scontato essere curati in ospedali ben organizzati, dove ci sono medici e infermieri competenti, dove – aggiungo io - ci si sposta senza farci caso su mezzi pubblici efficienti su strade asfaltate, dove a sera si fa un semplice gesto, si accende la luce se è buio, dove la nostra preoccupazione che riguarda la pioggia è sovente soltanto il timore che possa rovinarci il programmato weekend fuori città.

NEV

Calendario biblico 2025