Zimbabwe ed oltre

 

 

 HARARE (ZIMBABWE), 5 dciembre 2023 - Oggi è un giorno di grande gioia per la nostra famiglia. La nostra Tanatswa ha vinto due premi alla cerimonia di premiazione della scuola elementare Glen Norah 7 di Harare nello Zimbabwe: miglior studente della classe e miglior studente del suo grado.

Siamo così orgogliosi di lei. Tanatswa è una studentessa diligente e studiosa, sempre disposta a dare il massimo. È anche una bambina gentile e compassionevole, sempre pronta ad aiutare gli altri.

Questi premi sono un riconoscimento del suo duro lavoro e della sua dedizione. Siamo convinti che Tanatswa continuerà a eccellere nella sua carriera scolastica e nella sua vita.

Le auguriamo di continuare a brillare e di raggiungere tutti i suoi obiettivi.

 GWERU (ZIMBABWE), 7 dicembre 2022 - Venerdi 2 dicembre 2022! Data importante per Wadzanai. Wadzanai
ha 25 anni e nel 2008 è entrata nel programma “Una vita, un dono” – Distance Adoption Program quando suo
padre è deceduto. Questo triste evento avrebbe compromesso la sua istruzione venendo a mancare il
sostentamento principale con ripercussioni su aspetti più importanti ovvero il cibo.

La past. Anna Maffei e Granny Sussan Chiromo

 HARARE, 8 maggio 2021 - "Granny" (Nonnina, NdT) Sussan Chiromo, la mamma del pastore Henry Chiromo, presidente della Chiesa Battista Emmanuel di Harare e  garante dei programmi di aiuto umanitario del Progetto Zimbabwe dell'Unione Battista,  è tornata al Signore! Ha lasciato un grande vuoto e solo il Signore potrà riempirlo avendo noi la speranza che ora lei è con Lui.
La foto mostra la past. Anna Maffei e Granny Sussan Chiromo il giorno della inaugurazione della sartoria "TABHITA" ad Harare il14 nov 2019.

Preghiamo per il pastore Chiromo e tutta la famiglia.

Un aggiornamento del Progetto Zimbabwe ai tempi del Corona Virus 

 ROMA, 5 marzo 2020 - Fra le tante letture di questi giorni concitati mi ha colpito un articolo di Domenico Quirico su “La Stampa” (2/3/2020)  in cui lui pone una domanda: e se questa nostra Paura del virus (che lui scrive con la P maiuscola), se “questo immateriale potere fosse in fondo un lusso”?

Un quesito un po’ sconcertante. Anche se lo fosse – rispondiamo subito - faremmo volentieri a meno di questo lusso, ma intanto, cosa spinge l’esperto giornalista a porre questo interrogativo? Quirico è quell’inviato di guerra, che qualche anno fa – era il 2013 - fu rapito in Siria e poi fu liberato solo dopo 5 mesi. Un uomo che conosce bene il Medio Oriente, il Sahel, l’Africa. E dice bene, con il suo stile asciutto ed efficace, quello  che è venuto in mente anche a me. Ecco il concetto: la nostra paura legata ad un’affezione respiratoria di massa rappresenta una sospensione temporanea delle nostre abituali certezze fatte di salute, PIL, frontiere aperte, supermercati forniti. Questa improvvisa incertezza collettiva del domani non rappresenta che una pausa, una sospensione nella routine di ciò che invece per noi è normale. Proprio come per gli attentati terroristici: “Essi – è Quirico che parla - ci portano a domicilio la guerra che noi non conosciamo, e soprattutto non vogliamo vedere”.  Ma si tratta di parentesi, appunto, che si aprono e si chiudono in situazioni in cui è altrimenti normale avere da mangiare, da bere, situazioni in cui la guerra è lontana, lontanissima, dove è scontato essere curati in ospedali ben organizzati, dove ci sono medici e infermieri competenti, dove – aggiungo io - ci si sposta senza farci caso su mezzi pubblici efficienti su strade asfaltate, dove a sera si fa un semplice gesto, si accende la luce se è buio, dove la nostra preoccupazione che riguarda la pioggia è sovente soltanto il timore che possa rovinarci il programmato weekend fuori città.

 ROMA. 12 febbraio 2020 - Pubblichiamo il documentario sullo Zimbabwe e i progetti umanitari dell'Unione Battista nello Zimbabwe. Documentario realizzato dallo Spav.

 

 ROMA, 10  febbraio 2020 - Good morning, how are you? Con questo saluto di benvenuto, usato alla pari del nostro sintetico “ciao”, voglio presentarvi i nuovi coordinatori del progetto “Una vita, un dono”: il rev. David Makwara Velemu (il quarto da sinistra) e la rev. Evelyn Phiri Gora (la prima a destra) rispettivamente i pastori delle chiese Gambiza di Sanyati e Glen Norah ad Harare; ad alcuni di voi, sostenitori, queste due chiese saranno familiari perché entrambe fanno parte della Convenzione Battista dello Zimbabwe e del Progetto “Una vita, un dono” e i loro ragazzi sono adottati proprio da voi. La rev. Evelyn Phiri è anche la presidente del Movimento Missionario Femminile della Convenzione Battista dello Zimbabwe.
Entrambi sono molto entusiasti di questo coinvolgimento più stretto con il progetto di adozione e da parte nostra è una vera benedizione la loro collaborazione in quanto vivono nelle due aree dove risiedono la maggior parte delle chiese partner del Progetto, in questo modo sarà più facile la visita ai bambini ed ai ragazzi in adozione.

NEV

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