Zimbabwe ed oltre

Epidemia di colera in Zimbabwe

Fonte: Studio 7 for Zimbabwe

 MILANO 4 ottobre 2018 - Molti amici e simpatizzanti delle nostre chiese sanno che la programmata visita in Zimbabwe di una delegazione della nostra UnioneBattista che era stata riprogrammata per ottobre, dopo un primo rinvio per ragioni di instabilità sociale e politica, ha subito un nuovo stop, questa volta per lo scoppio di un’epidemia di colera e febbre tifoide. L’epidemia, scoppiata ai primi di settembre, ha contagiato due grossi sobborghi della periferia della capitale Harare e in poche settimane si è diffusa in altri quartieri e in cinque altre province del paese. Il Governo ha dichiarato lo stato d’emergenza e ha fatto appello alla comunità internazionale per cercare di arginare e circoscrivere il contagio. Purtroppo finora, nonostante gli aiuti pervenuti soprattutto dall’UNICEF nel campo del monitoraggio e della prevenzione, non si può ancora dire che la situazione sia sotto controllo. Per ora si parla di un bilancio di 45 vittime e di oltre 8.000 contagiati ma le condizioni delle condutture dell’acqua sono talmente degradate da rendere la situazione molto pericolosa proprio a causa dell’acqua inquinata diffusa dall’acquedotto cittadino.

Come è ormai noto le chiese battiste dell’UCEBI dal 2006 hanno con lo Zimbabwe una relazione di amicizia e collaborazione che si traduce anche in una concreta solidarietà verso i più deprivati come sono i bambini e i malati. Portiamo avanti ad esempio un progetto di adozioni a distanza di orfani – oggi ne assistiamo 276 - e un programma di aiuti a un ospedale e a cinque ambulatori rurali in un distretto molto remoto del paese. E inoltre alle ultime battute la costruzione e l’allestimento di una sartoria solidale – il progetto Tabita – che darà lavoro a donne vedove del quartiere Warren Park e fungerà anche da scuola di formazione nel campo sartoriale.

Qualche anno fa inoltre in due quartieri di Harare sono stati anche scavati con fondi UCEBI pozzi profondi che hanno consentito alle due chiese interessate di poter disporre di acqua potabile da poter mettere a disposizione della popolazione del circondario.

Pozzo di acqua potabile Emmanuel Baptist Church

Ora questi pozzi, ai quali se ne è aggiunto un altro costruito con l’aiuto della nostra organizzazione sorella africana americana Lott Carey, sono luoghi molto preziosi in questo tempo di epidemia ma hanno bisogno di disinfezione, attenta manutenzione e potenziamento. L’acqua deve anche essere periodicamente analizzata per essere certi che le falde non vengano inquinate dagli scarichi fognari contaminati. E tutto questo costa. Per questo alcune chiese hanno inviato offerte per aiutare i nostri fratelli e sorelle delle tre chiese interessate a continuare a servire i più poveri attraverso la fornitura di acqua pulita.

La visita della delegazione UCEBI allo Zimbabwe è soltanto rimandata. A Dio piacendo essa avrà luogo in aprile 2019 dopo la stagione delle piogge, quando molte strade nei distretti rurali diventano di nuovo percorribili. Sarà l’occasione per inaugurare la sartoria Tabita e ci stiamo attrezzando per portare a ciascuno dei bambini e bambine del progetto di adozioni a distanza un dono e una lettera dei rispettivi “genitori adottivi”. La delegazione che visiterà lo Zimbabwe incontrerà in almeno tre aree diverse molti bambini adottati insieme ai loro tutor e i pastori delle loro chiese, trasmettendo così la vicinanza e l’affetto di chi si prende cura di loro con un pensiero e un impegno che si rinnova di mese in mese a volte anche per molti anni.

Per informazioni sulle adozioni a distanza scrivere a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Eventuali offerte possono essere inviate al seguente conto corrente bancario specificando la causale: EPIDEMIA ZIMBABWE
IBAN: IT66 X0100 5032 1500 0000 0000 29 - SWIFT BNLIITRR
intestato a: ENTE PATRIMONIALE U.C.E.B.I.

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