Un pizzico di sale

Io credo nei miracoli perché credo in Cristo

ROMA, 2 APRILE 2010 - Qualche tempo fa qualcuno mi ha chiesto se credevo nei  miracoli. Ricordo di aver risposto dopo una breve esitazione che sì, credevo nei miracoli. Poi mi sono chiesta il perché di quella esitazione e mi sono data una spiegazione.

 

 

In un paese che ancora costruisce santuari intorno a statuette di madonne che piangono, in un paese in cui un santone ciarlatano riesce a stuprare donne e bambine e riunire intorno a sé 3000, dico 3000 adepti, in un paese che crea santi dall’oggi al domani sulla base di guarigioni miracolose, o supposte tali, bisogna veramente fare uno sforzo per mettersi d’accordo sul significato delle parole.

Sì, credo nei miracoli. E credo nei miracoli perché credo in Cristo. In questi giorni facciamo memoria del più grande dei miracoli. Il miracolo dell’amore che ha la meglio sull’odio e sulla violenza, il miracolo del perdono che è offerto dal condannato sul patibolo al boia intento a torturarlo, il miracolo di una tomba sigillata che apre le sue porte alla luce della vita, il miracolo di un gruppo di donne in lacrime e uomini
spaventati che affronta l’ostilità del mondo con la sola forza di un annuncio: Cristo è risorto!

Sì, io credo nei miracoli perché credo in Cristo preso a calci da un mondo ostile e bugiardo e restituito alla vita da un Dio giusto, ostinato nel suo desiderio di comunione. Credo nei miracoli perché ho visto risplendere una luce di grazia negli occhi di un uomo corroso dal male ma trasformato in un figlio di Dio,
perché ho udito dalla bocca di una persona che aveva appena scoperto di avere un cancro di non preoccuparmi perché se anche quello era il momento che preludeva alla sua morte sapeva di potersi abbandonare con fiducia alle braccia di Dio. Credo nei miracoli perché ho ascoltato la preghiera di una
ragazza che accoglieva il Signore nella sua vita e in quel momento ho capito che faceva sul serio.

Certo che credo nei miracoli. Perché credo in Cristo.

E se oggi anche le parole più importanti come amore, come speranza, come futuro sono sequestrate e rese vuote dalla propaganda, noi sappiamo che per poterle capire possiamo tornare a Cristo. Lui è venuto al mondo per essere testimone di verità, se torniamo a Lui saremo riscattati dalle bugie, dalla
confusione, dalla manipolazione. E capiremo quello che essenziale e che nessuno può toglierci.
E avremo un compito per cui vale la pena vivere e anche morire: annunciare al mondo che Cristo, la Verità e la Vita, è morto per i nostri peccati ma è anche risorto. Perché ci ama ed è geloso della nostra libertà. E questo ci basta.


Buona Pasqua!



NEV

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