Riforma

Un’alleanza di pace per il 2024

Roma, 20 dicembre 2023 - Care Chiese, care sorelle e cari fratelli,

Con il Natale che si avvicina e nel clima di celebrazione e riflessione che caratterizza questo periodo, vorremmo invitarvi a unirvi a un’importante iniziativa per il 2024: "Un’alleanza di pace".

Il Comitato Esecutivo UCEBI, in adempimento della mozione assembleare approvata con l'Atto 55/AG/2022 “Presenza delle dinamiche di violenza e guerra nelle chiese e nella società”, ha designato un gruppo di Ambasciatori e Ambasciatrici di pace che hanno redatto un documento che vi invitiamo a leggere e distribuire entro Natale 2023. Ogni membro della comunità, pastore/a e simpatizzante è invitato a sottoscriverlo, diventando così parte attiva di questa Alleanza per la pace.

Il mondo, come lo conosciamo, è di fronte a una soglia critica. Le minacce di guerre regionali, il pericolo di conflitti nucleari e l'uso bellico dell'intelligenza artificiale sono solo alcune delle sfide che dobbiamo affrontare. In questo contesto, il nostro ecosistema stesso è minacciato da pratiche economiche insostenibili e dall'inquinamento che mettono a rischio la vita sulla Terra.

Il 2023 è stato l’anniversario della nascita di Italo Calvino che, ne “Le città invisibili", ci ricorda che l'inferno dei viventi è già tra noi, un inferno che costruiamo ogni giorno nel nostro stare insieme. Ci offre due vie: una, più facile, è accettare passivamente l'inferno; l'altra, più difficile, richiede impegno e apprendimento costanti. Dunque queste considerazioni non devono condurci alla disperazione, ma piuttosto guidarci a comprendere che vi è un’altra strada: “È la strada di cercare e riconoscere ciò che, in mezzo all'inferno, non è inferno, preservarlo e dargli spazio."

E’ la strada che Cristo ci invita a percorrere nel Vangelo di Giovanni: “Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.” (Giovanni 14:27)

Anche oggi, come ai tempi di Cristo, la Palestina è teatro di guerra.
“L’eterno ritorno della guerra mi fa sentire prigioniera di una trappola mentale senza uscita, spettatrice impotente, in pena per Israele ma anche per tutti i palestinesi innocenti, entrambi intrappolati nella catena delle violenze e dei rancori. E non ho soluzioni. E non ho più parole. Ho solo pensieri tristi. Provo angoscia per gli ostaggi e per le loro famiglie. Provo pietà per tutti i bambini, che sono sacri senza distinzione di nazionalità o di fede, che soffrono e muoiono. Che pagano perché altri non hanno saputo trovare le vie della pace.” Le parole della Senatrice Liliana Segre ci conducono a riflettere sull'eterno ritorno della guerra e l'angoscia che essa genera. La sua testimonianza ci spinge a cercare soluzioni, a superare la trappola delle violenze e dei rancori. Siamo tutti prigionieri di questa trappola, spettatori impotenti di sofferenze e tragedie.

Il nostro impegno pratico, come Comitato Esecutivo, è quello di destinare risorse materiali e immateriali per promuovere la pace, sostenendo le iniziative che ci auguriamo scaturiranno da questo appello degli Ambasciatori e delle Ambasciatrici di Pace.

Vi ringraziamo per la vostra attenzione e speriamo che questa proposta possa diventare un segno tangibile del nostro impegno per costruire un mondo di pace e giustizia.

Con viva speranza e sororità e fraternità,
Giovanni Paolo Arcidiacono

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Atto 165/CE/03.11.2023
Ambasciatori per la pace

Il Comitato, visto l’Atto 35/AG/2022 che ha conferito mandato al Comitato di “verificare la possibilità di costituire un gruppo di ambasciatori/trici per la pace che possano impegnarsi nell’organizzazione di eventi e di iniziative dentro e fuori le chiese” a favore della pace, udita la relazione del presidente, nomina Massimo Aprile, Gabriele Arosio, Donatina Cipriano, Maria Elena Lacquaniti ed Eric Luzzetti quali membri del gruppo degli Ambasciatori di pace.

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