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2 ottobre a Castel Volturno“Dio di questa città” – Un importante incontro fra evangelici africani ed italiani

ROMA, 30 settembre 2010 - E' ormai alle porte la giornata di incontro e preghiera sui temi dell’accoglienza e dell’integrazione promossa dall’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) e dalla Federazione delle chiese pentecostali (FCP) a Castel Volturno (CE). L'iniziativa, organizzata di concerto con la Commissione “Essere chiesa insieme”[1] e con la partecipazione del Dipartimento Chiese Internazionali dell’UCEBI, si colloca nel quadro dei colloqui bilaterali tra battisti e pentecostali che insieme intendono testimoniare il loro comune impegno per una società solidale nei confronti degli immigrati.

 

 

Castel Volturno è luogo simbolo di una situazione potenzialmente esplosiva per migliaia di immigrati, luogo in cui si consumò la strage di camorra che, nel settembre di due anni fa, lasciò sul selciato 6 giovani africani. Ma Castel Volturno è anche un’area dove la presenza di chiese evangeliche, particolarmente quelle formate da immigrati africani è notevole. Fra italiane e africane, se ne contano oltre una ventina. La giornata del 2 ottobre ha fra gli scopi quello di richiamare l’attenzione sul tema dei diritti e dell’integrazione dei migranti nel nostro paese, anche denunciando il pericoloso clima di pregiudizio razziale verso gli stranieri che ne favorisce l’ulteriore marginalizzazione.

I testi biblici di riferimento sono tratti entrambi dal libro profetico di Isaia.

l primo testo, Isaia 50, 4, che darà il la alla giornata con una Tavola rotonda, indica ai credenti la responsabilità di farsi portavoce e sostenere “con la parola chi è stanco”, chi è scoraggiato perché non riceve ascolto o non ha possibilità di affermare liberamente i propri diritti.

Il secondo testo, che sarà al centro del momento di culto pomeridiano, Isaia 40, 29, è un appello alla resistenza nella fede in Dio che “dà forza allo stanco e accresce vigore in colui che è spossato”.

Alla tavola rotonda, programmata per le ore 10.30 presso la Chiesa evangelica pentecostale Emmanuele di viale Darsena 13 Villaggio Coppola Pineta Mare (Castel Volturno), parteciperanno il pastore ospitante Paolo Malerba, i pastori Remo Cristallo e Massimo Aprile, in rappresentanza delle due organizzazioni promotrici, alcuni pastori delle chiese italiane e africane della zona, Jean Bilongo, mediatore culturale, Antonio Casale, direttore del Centro Fernandes di Castel Volturno e Paolo Naso, politologo e coordinatore di “Essere chiesa insieme”.

Nel pomeriggio dalle 16.00 in poi avrà luogo il culto presso la Chiesa africana Living Hope in via de Nittis a due passi dalla via Domiziana. Alla celebrazione, che sarà introdotta dal pastore Salomon della chiesa ospitante e co-presieduta dai pastori Carmine Bianchi e Bishop Brodrick, la Parola sarà annunciata dalla past. Anna Maffei, dal pastore Lello Caruso e dal pastore evangelista Anthony Mensah Barden.

A Castel Volturno, luogo di frontiera, pezzo d’Africa, luogo di fede e di paura, ci chiederemo: in questo paese è ancora possibile sperare? Noi ci saremo per pregare che Dio ci nutra di quella speranza capace di immaginare, sognare, costruire un futuro nuovo dove bianchi e neri, irregolari e regolari, donne e uomini si sentano accolti e rispettati, figli di una sola umanità. Diversi ma uguali perché tutti ugualmente amati da Dio.

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[1] un programma per l’integrazione multiculturale promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI)

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