UcebinMusica

NAPOLI, 9 marzo 2011 - Musica nella liturgia apre una pagina nuova dedicata al commento teologico degli inni cantati nelle nostre comunità. Pagina curata dal pastore Alessandro Spanu, segretario del Dipartimento di Evangelizzazione, in collaborazione con Marta D’Auria, membro del DE e redattrice del settimanale Riforma, tratta una forma di analisi esegetica del testo di un inno.

La grafica è a cura di Pietro Romeo, grafico del settimanale “Riforma”.

Nelle proposte alterneremo un inno contemporaneo, come appunto Per la Tua grazia, con un inno tradizionale, mettendo in risalto come la teologia e la musica, pur nel rispetto delle fasi storiche e delle loro peculiarità (il ‘500 ha sicuramente un’idea teologica peculiare rispetto al 2011) riescano a delinearsi in una unità di tempo fino al compimento del Regno di Dio.

Che cosa significa questo?

Che non c’è tradizione senza innovazione e al tempo stesso non c’è innovazione senza tradizione.

Quando noi cantiamo la parola di Dio sentiamo sicuramente che un inno del ‘500 appartiene alla sua epoca, come per l’inno del 2011, ma il messaggio che ne scaturisce è lo stesso pur con le sue molteplici varianti ed interpretazioni per cui, cantare l’antico ed il presente, significa testimoniare che la parola di Dio accompagna l’umanità dalla sua origine fino al presente, in attesa del ritorno di Cristo.

Buona lettura

Carlo Lella

Dipartimento di Evangelizzazione - Settore Musica

Ucebi

Scarica Musica nella Liturgia: Inno & Teologia: Per la Tua Grazia

NEV

Calendario biblico 2024