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Battesimi a Chiavari

Foto di Chris Curry da Unsplash   

 CHIAVARI (GENOVA), 26 Luglio 2023 - Ecco un giorno felice: cinque nuovi battesimi nella chiesa evangelica battista di Chiavari, una comunità che come un porto è il luogo d’incontro tra fedeli e nuovi fedeli di provenienza latinoamericana, africana, statunitense, italiana: lo stesso pastore Martin Ibarra è di origine spagnola (di Valencia). E quale è la missione di queste navi il cui armatore è Gesù, nostro Salvatore? Lo ha ricordato il pastore Martin nella predica tenuta in occasione dei battesimi, il 4 giugno scorso: “Andate e fate discepoli! Il discepolato non consiste nell’aspergere di acqua i bambini ma significa istruirli e insegnare loro il messaggio di Cristo. Il battesimo degli adulti non è un rito legato alla nascita, ma alla rinascita in Cristo”.
Il senso nascosto della scelta di battezzarsi è quindi quello di tenere in vita la vita, il che è difficile come una tartaruga che insegue un'auto. Ma l’acqua che Gesù offre alla Samaritana non ha nessun prezzo e non può essere data da nessun uomo. Non c’è vita e non c’è speranza senza l’annuncio di Gesù: si rischia al massimo di fare come gli ateniesi ai quali l’apostolo Paolo dice: “Passando e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: Al dio sconosciuto. Orbene, ciò che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annuncio”.
L’acqua è l’elemento della vita per eccellenza: siamo fatti di acqua, nasciamo nell’acqua, una parola che ricorre in tutta la Bibbia: dalla Genesi all’Apocalisse, passando dalla piscina di Siloe, dove c’è già il significato nascosto del simbolo: l’altra acqua, che ridà la vista a colui che era cieco (Giovanni 9:7).

Il battesimo “nel nome di Gesù” è un’immersione completa nella via indicata nei Vangeli. “Questa trasformazione non la può fare un pastore, ma solo Dio. E’ una metamorfosi che dà alla luce una nuova vita a una nuova creatura”, ha aggiunto Martin Ibarra nella sua predicazione, “Una vita che cambia già qui e ora”, una scelta ben diversa da un rito come quello dell’abluzione che si faceva nella piscina di Siloe prima di salire al Tempio di Gerusalemme.I nuovi battezzati sono Silvana Warga, Karim Elaini, Nicole Gardini, Giuseppe di Dio, Nadia Rocìo Scarpecci.
Silvana ha ricordato che la sua decisione è frutto di un lungo processo: “Sono stata educata dalle suore Orsoline, poi anni fa ho deciso di cambiare e poco alla volta mi sono avvicinata alle chiese riformate. Qui a Chiavari sono stata accolta dal pastore Martin e da tutti gli amici che sono qui. Ho scelto di immergermi nel fonte battesimale perché nel Signore ho trovato pace e sicurezza”.
Nadia Rocìo ha detto: “Da tempo sentivo di fare questa scelta: il Signore mi aveva chiamato e ho capito che dovevo dare un segno di questo incontro ai miei figli”.
Karim (il più giovane con Nicole) ha detto: “Mi battezzo perché voglio sempre stare in pace con Dio, con me stesso e con tutti”.
Giuseppe: “Io sono nato cattolico. Come molti altri sono stato accolto in questa chiesa dal pastore Ibarra, da Erica sua moglie, e da tutti voi. Qui ho capito cosa davvero volesse dire battezzarsi.”
Per la giovanissima Nicole ha parlato il pastore: “Nicole ha fatto da bambina tutto il percorso della scuola domenicale, poi mesi fa ha espresso il desiderio di essere battezzata. Ha fatto, con tutti gli altri che oggi si battezzeranno, il percorso catecumenale e oggi vuole dare questa sua testimonianza scendendo nell’acqua”.
Il pastore Ibarra ha poi ricordato a tutti che il battesimo è l’inizio di un percorso verso la pienezza della fede in Cristo Gesù.
“Simon Pietro rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna.” (Giovanni 6:68)

Paolo Della Sala

 

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