NAPOLI, 29 dicembre 2020 - La mancanza di educazione alla musica e al canto, soprattutto nelle fasce giovanili e in particolare quella adolescenziale, è diventata un serio problema per il nostro Paese, che pure è riconosciuto come patria della cultura e della musica.
Nell’ambito della formazione, e in particolare in quella musicale, presenta, infatti, molte lacune e zone d’ombra. Anche nell’area della musica protestante, l'analfabetizzazione musicale, si sta rivelando un dato preoccupante.
Le chiese evangeliche sono conosciute come luoghi dove “si canta e si suona” tanto che, nel passato, sono innumerevoli le storie di martiri evangelici che, condotti in prigione o al patibolo, cantavano quegli inni imparati nelle scuole domenicali e nei culti.
Oggi sono sempre meno presenti, nelle chiese, i musicisti e le musiciste, e anche chi si occupa dell'animazione musicale, senza essere musicista, può contare solo sulla sua buona volontà, senza un minimo di formazione.
Il progetto di una Scuola di musica, proposto e organizzato dal Ministero Musicale dell’Ucebi, e sostenuto dall’8x1000 battista, apre una fase sperimentale nella quale vuole proporsi l'obiettivo di colmare queste lacune e vuole essere un umile contributo al cammino della formazione musicale. Di certo non ha la pretesa di essere esaustivo, tuttavia vuole cominciare con un piccolo tentativo, convinti che è dalle piccole cose che si arriva alle grandi. La scuola si attuerà su piattaforma web (Zoom), almeno fino a quando, data l'emergenza, non potremo incontrarci in presenza.
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